La regina “sfancula” Tony Blair, ieri tutti tranne lui al matrimonio

C’erano proprio tutti al matrimonio reale di ieri tra il Principe William e Kate Middleton, per quello che è stato soprannominato come l’evento del secolo, seguito da due miliardi di telespettatori in ogni angolo del pianeta. Non ci saranno state scene emozionanti all’abbazia di Westminster, o fuori da essa, non scene strappa-lacrime ma di certo per il mondo istituzionale inglese, e non solo, il “royal wedding” è stato un’occasione per contarsi, per vedere chi c’era e chi no, chi aveva ricevuto l’invito e chi, invece, era rimasto a mani vuote. E pensare che alla cerimonia di ieri vi erano presenti, tra gli altri, Elton John e il marito legittimo, David Beckham e la moglia Victoria, Rowan Atkinson (l’attore di Mr. Bean, amico personale del Principe Carlo) e il regista Guy Ritchie. Per non parlare del mondo strettamente istituzionale, sia britannico che straniero, perchè oltre a una quarantina di teste coronate, in rappresentanza delle monarchie di mezzo mondo, e ai rappresentanti degli stati membri del Commonwealth (le ex colonie britanniche), siedevano ai banchi della cattedrale londinese l’attuale premier David Cameron e consorte e gli ex premier John Major (alzi la mano chi se lo ricorda) ed era stata invitata pure la lady di ferro, Margaret Thatcher, che ha però dovuto declinare l’invito per motivi di salute. La vecchia signora e premier amatissimo dal 1979 al 1990 ha, infatti, 85 anni e ultimamente non gode di buona salute.

Insomma, in un evento in cui mancavano solo l’Uomo Ape e Winnie The Pooh, non possono non fare scalpore le assenze degli ex premier laburisti, Tony Blair e Gordon Brown, neanche invitati per la cerimonia. Non può passare la linea, che qualche giornalista britannico ieri cercava di offrire, secondo la quale in chiesa non ci entravano tutti, perchè se proprio bisogna tagliare la lista degli invitati, si inizia dal maggiordomo, non dal primo ministro. E ieri c’erano pure maggiordomi, macellai e pasticcieri, proprio tutti. Non Tony Blair, non la sua Cherie. Troppo poco amati dalla Casa Reale inglese, troppo arroganti sono stati avvertiti i loro modi di fare, e forse hanno peccato di presunzione nel pensare che si potesse prendere a calci nel deretano le istituzioni britanniche, sull’onda del nuovismo in stile anni ’90. E quel che più colpisce è che i sudditi di Sua Maestà nulla hanno eccepito di questo “sgarbo” istituzionale o semplicemente di questa mancanza di tatto della Corona. Forse Tony Blair è sparito già dalle menti dei britannici.

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