La coda di rospo è una specie bentonica, che vive su fondali sabbio-fangosi e detritici, dai 50 m fino a profondità notevoli. E’ una specie dalle abitudini solitarie, che passa la maggior parte del tempo infossata sul fondo, in attesa delle prede.
E’ regolarmente presente in Mediterraneo, in Atlantico orientale e rara nel Mar Nero. Durante il giorno rimane quasi invisibile: con le pinne pettorali scava un avvallamento per rimanere nascosta nella sabbia, e adagiata sul fondo, può iniziare la caccia, cominciando ad agitare lentamente l'”illicio” per adescare la preda.
Preparazione:
Spuntate e lavate i fagiolini e lessateli per 8 minuti in acqua bollente leggermente salata; scolateli e tagliateli a metà. Mondate i pomodori, lavateli e sbollentateli per un minuto; scolateli, privateli della pelle e dei semi e tagliateli a pezzetti. Scaldate l’olio in una capace pentola insieme con l’aglio sbucciato e schiacciato, agli aghi di rosmarino e due terzi del prezzemolo lavato e tritato, tenendo il rimanente da parte. Aggiungete i pomodori, salate e insaporite con il peperoncino. Bagnate con il vino e fate sfumare; cuocete per 10 minuti a fuoco medio. Tagliate il pesce in tranci di 3 cm, mettetelo nella pentola insieme ai fagiolini e bagnate con l’aceto. Cuocete per 5 minuti sempre a fuoco medio, rigirate delicatamente i tranci di pesce con l’aiuto di una paletta e fate terminare la cottura per 5-7 minuti. Cospargete con il rimanente prezzemolo tritato e servite il guazzetto caldo o tiepido.