E’ stato scaricato dallo stesso premier, che al vertice romano con Sarkozy, ha benedetto le intese italo-francesi. La stessa Lega non pare si stia stracciando le vesti per come si sono evoluti i fatti e gli stessi agricoltori della filiera del latte hanno solo posto il paletto della tutela dei contratti già stipulati in loro favore, senza discorsi retorici sulla nazionalità della gestione aziendale.
E adesso Lactalis dovrà inviare la documentazione realtiva all’Opa alla Consob, così come il progetto industriale. E la stessa Consob avrebbe 30 giorni di tempo per valutare il progetto, che, se approvato, darebbe vita a un’offerta pubblica di acquisto al valore indicato da Lactalis, per un periodo di 25-40 giorni.
E il solo rischio che i francesi corrono è di partecipare alla prossima assemblea, per il rinnovo del cda, con il 29% delle azioni già in possesso, non avendo ancora chiuso la fase di acquisto delle azioni, in seguito all’Opa. Ciò dipenderà dai tempi che la Consob si concederà per valutare l’offerta e dalla durata che essa indicherà per la fase dell’Opa.