E’ ormai tutto pronto per il rimpasto di governo, che vedrà il rafforzamento dentro l’esecutivo dell’ala dei Responsabili, divenuti gamba indispensabile per la maggioranza, dopo che il gruppo dei finiani di Fli è passato all’opposizione, ufficialmente il 14 dicembre scorso. Dovrebbero entrare a fare parte del governo sette deputati e due senatori del gruppo dei Responsabili alla Camera e di Coesione Nazionale al Senato. Il rimpasto avverrà con le nomine che verranno portate al Consiglio dei Ministri di venerdì, ponendo fine alle fibrillazioni tra l’esecutivo e la pattuglia di centristi e finiani pentiti, che sino ad oggi lamentavano la loro assenza dai posti di responsabilità del governo. Il rimpasto, tuttavia, non si chiude definitivamente questa settimana, perchè oltre alle nove nomine rese libere dalla fuoriuscita dei finiani, Berlusconi starebbe pensando a un’altra decina di posti da sottosegretari per mettere a tacere malumori interni al Pdl, dando spazio a quanti lo reclamavano in queste settimane. Ma per fare ciò, bisognerà attendere la modifica al decreto Bassanini per ampliare il numero della compagine di governo.
Dovrebbero entrare a fare parte del governo deputati, quali Francesco Pionati, ex Udc, il quale andrebbe alle Comunicazioni, come sottosegretario; un altro volto noto, come Massimo Calearo, ex Pd, che fu uno dei fiori all’occhiello della campagna elettorale di Veltroni, andrà, invece, a fare il sottosegretario allo Sviluppo Economico, competenza a cui si sente molto legato. Altri riconoscimenti dovrebbero esserci per Catia Polidori, ex Fli, e per l’ex Mpa, Aurelio Misti.
Ma i numeri della maggioranza sembrano essere destinati a crescere. Due deputati siciliani di peso, come Carmelo Lo Monte e Ferdinando Latteri, entrambi dell’Mpa, si dice che stiano per entrare nella maggioranza. Si tratta di due personalità politiche molto importanti, all’interno del movimento autonomista di Raffaele Lombardo. Latteri è anche stato Rettore all’Università di Catania.
Ma secondo altri rumors, che provengono niente di meno che dal coordinatore Pdl, Denis Verdini, in arrivo ci sarebbero altri venti parlamentari nel giro di qualche settimana. Numeri, se confermati, che renderebbero molto più solida l’attuale maggioranza, sottraendo parlamentari e ossigeno soprattutto ai centristi dell’Udc e, in particolare, ai finiani di Fli, i quali rischiano di diventare una sparuta formazione con peso e visibilità nulla. Chissà che il gruppo di Fini, dopo avere perso la soglia minima al Senato, non scenda sotto quota 20 alla Camera, rendendo necessario lo scioglimento.