Dopo una stagione iniziata col freno a mano tirato, probabilmente anche a causa di alcune incomprensioni con Mister Ranieri, Francesco Totti ha ricominciato a trascinare la Roma a suon di gol. Questo vecchietto di 34 anni è probabilmente l’unico che ancora gioca con la voglia di vincere, con la fame di portare la Roma sempre più in alto.
Sarà proprio da lui, che gli americani dovranno ripartire, dare a lui ancora le chiavi della Roma, e cercare di costruirla intorno all’uomo simbolo della romanità, a colui che ha detto di no ai contratti milionari di Real e Milan, per provare a conquistare il mondo calcistico. Sono passati 18 anni dal suo esordio in A, sulla panchina giallorossa c’era Vujadin Boskov, e l’avversario era il Brescia. Pochi minuti per dimostrare che sarebbe stato un campione assoluto. Sembra uno strano incrocio del destino, il fatto che Francesco abbia iniziato la sua carriera giocando contro la squadra che ha assistito al tramonto di Roby Baggio, il suo predecessore, il giocatore italiano di cui Totti è sempre stato l’erede. E proprio oggi, il capitano può superare il Divin Codino nella classifica dei marcatori della Serie A. Baggio è a quota 205 gol, Totti, 204. Un gol per raggiungerlo, due per superare il maestro. E pensare ad un sorpasso non sembra utopistico, poiché l’ex Pupone nelle ultime partite ci ha abituati a vederlo esultare due volte: due gol a Lazio, Fiorentina e Udinese. Di fronte, però, uno dei pochi portieri-tabù del capitano: quel Sorrentino, romano e romanista, a cui Francesco non ha mai bucato la porta.
Nessun dramma, comunque, se non dovesse riuscirci oggi: il capitano ha ancora tanto tempo per superare Baggio.
E mettere il mirino ai 274 gol di Piola. Impossibile? Per tutti, forse, ma non per Totti.