Ciancimino arrestato per calunnia, cade icona buia della sinistra

Gli agenti della Dia di Palermo hanno arrestato ieri a Bologna Massimo Ciancimino, figlio del più noto Vito, già sindaco di Palermo, ed esponente politico di spicco, che intrattenne e gestì i raporti con la mafia siciliana. Massimo è stato arrestato nel capoluogo emiliano, mentre si avviava ad andare in vacanza in Francia, per le festività pasquali. L’arresto è avvenuto per calunnia verso il Prefetto Gianni De Gennaro, già a capo della Polizia di Stato. Ciancimino jr., infatti, aveva fatto il nome di De Gennaro quale uomo tra i responsabili della trattativa tra mafia e stato, intavolata presumibilmente dal governo di centro-sinistra, allora guidato da Carlo Azeglio Ciampi. Per questa ragione, il nome di Massimo Ciancimino era stato inserito nel registro degli indagati nel dicembre del 2010 per ipotesi di reato di calunnia. Adesso, pare che gli investigatori abbiano scoperto che il nome di De Gennaro fosse stato estratto da un’altra lettera del padre Vito, che nulla aveva a che fare con presunte dichiarazioni del politico, riguardo alla figura dell’ex Capo della Polizia e i suoi rapporti con la mafia.

L’arresto di Massimo Ciancimino non è qualcosa di poco conto, in quanto egli è stato negli ultimi mesi il principale testimone, che ha fatto dichiarazioni piuttosto gravi contro il Premier Berlusconi e il senatore Marcello Dell’Utri a proposito di loro presunti rapporti con la mafia. Addirittura, molte trasmissioni politiche anti-berlusconiane conclamate, come “Annozero” di Michele Santoro e “L’Infedele” di Gad Lerner, hanno ospitato Massimo Ciancimino come una star e personalità illustri del giornalismo italiano, come Marco Travaglio non hanno speso, invece, una sola parola, per mettere in dubbio l’attendibilità di una persona come Ciancimino, il quale è accusato dalla magistratura di avere intrattenuto rapporti di legame tra il padre Vito e le organizzazioni mafiose.

Con la caduta di Ciancimino, viene meno l’accusa-cardine su cui la stampa e tutti i media della sinistra hanno impostato la propria cronaca giudiziaria, in funzione anti-berlusconiana, che ha raggiunto il culmine con le dichiarazioni secondo cui il padre incontrò Berlusconi in almeno un’occasione. E come ribadisce spesso Massimo Ciancimino, le sue accuse sono difficile da provare, in quanto non sostenute da prove.

Da ieri però sappiamo che egli è ufficialmente arrestato per calunnia, che aggiunta all’accusa di avere intrattenuto rapporti con la mafia descrivono forse bene l’identikit di un personaggio, che sfruttando i media di sinistra, vorrebbe probabilmente salvare il patrimonio paterno, accumulato in modo illecito, sottrarlo ai sequestri dello stato, grazie a un’operazione simpatia, che strizza l’occhio alla stampa “politically correct”.

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