Tremonti ricorda che l’ulteriore correzione dei conti pubblici ammonterebbe allo 0,5% del pil e che molto dipenderà da come andrà la crescita, nel prossimo biennio.
Già la scorsa settimana, in fase di approvazione del piano nazionale delle riforme, da parte del Consiglio dei Ministri, era stato individuato l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2014, con un rapporto tra deficit e pil vicino allo zero, allo 0,2%.
Ora, Tremonti conferma anche che a partire dal 2015 ci sarà una politica di abbattimento forte del debito, che dovrà scendere, anche ricorrendo alla vendita del patrimonio immobiliare dello stato.
Non è la prima volta che il ministro indica la strada dell’alienazione degli immobili, quale via per abbattere il forte debito accumulato dallo stato. Già nell’esperienza di governo tra il 2001 e il 2006 era stata una sua proposta la costituzione di una holding, per raggruppare il patrimonio immobiliare dello stato in un’unica mano e dar vita a una vendita massiccia, a riduzione del debito pubblico. Poi, come sappiamo, non se ne fece nulla. E difficile che anche questa volta Tremonti dia seguito alle sue stesse parole.