Le diffidenze tedesche, però, non avevano raccolto consensi in giro per l’Europa, sconfessate pure dal poco tenero con l’Italia, “Economist”, il quale alcune settimane fà aveva invitato Berlino a sostenere la candidatura di Draghi.
Preso atto del forte sostegno internazionale di cui egli gode, il quotidiano tedesco “Handelsblatt” preannuncia che il Ministro delle Finanze di Berlino, Wolfgang Schaeuble, sarebbe orientato ad appoggiare Mario Draghi, in considerazione delle sue indiscusse qualità personali, che nessuno potrebbe, in effetti, mettere in discussione.
Alcuni quotidiani tedeschi avevano paventato persino l’idea che Draghi non potesse arrivare al vertice della BCE, in quanto esponente della Goldman Sachs, negli anni in cui i bilanci falsificati della Grecia erano stati da questa certificati. Un’ipotesi assurda, che non trova nè riscontri nella realtà operativa dello stesso Draghi, nè sostegno da alcuna istituzione europea.
A questo punto, Francoforte per il governatore di Bankitalia sarebbe molto più vicina, e le probabilità che dal Consiglio Europeo di giugno venga fuori il suo nome per succedere a Trichet diventano sempre più alte.