L’uomo era stato arrestato all’inizio del mese di febbraio e condannato a una pena di sei mesi, con la fine di questa prevista per il prossimo 2 agosto 2011. Inizialmente era stato detenuto nel carcere di Regina Coeli, successivamente è avvenuto il trasferimento al carcere di Viterbo. Nel mese di gennaio era stato sottoposto ad un intervento alla testa, a causa delle frequenti crisi epilettiche di cui era vittima. Gli era stato asportato un ematoma al cervello e nel carcere di Viterbo era stato sottoposto a diverse visite mediche e a una tac per appurare il suo stato di salute.
Questo caso apre l’ennesima discussione sulle vittime del carcere, proprio per lo stato di salute del detenuto. Angiolo Marroni – in qualità di garante dei detenuti della regione Lazio – è intervenuto sulla vicenda esponendo il suo chiaro punto di disaccordo sulla vicenda e sui casi che colpiscono i detenuti malati in carcere. Ha infatti ribadito con parole precise e accusatorie: – “Quale che sia il responso dell’autopsia, è l’ennesima giovane vita finita in un carcere” – ha continuato esponendo i suoi dubbi su questo caso e sulla reale necessità che richiedesse la presenza del senegalese in carcere, per una pena lieve come quella che doveva scontare nonostante le sue condizioni di salute e sul perché sia stato disposto il suo trasferimento, visto che nel carcere di Regina Coeli avrebbe potuto avere cure più adeguate alle sue condizioni.