Nel mondo occidentale i cani domestici sono diventati parte integrante della società, la percentuale di famiglie che vivono con un amico a quattro zampe è molto alta. Chiunque sceglie di vivere la propria vita con un cane spera di poter condividere con lui tante esperienze, di poterlo portare a passeggio nel parco o sulla spiaggia. Normalissime esperienze di vita quotidiana per il mondo occidentale, abitudini “impure” per quello islamico. In Iran 39 parlamentari hanno proposto un nuovo disegno di legge per il quale ai cani verrebbe vietato totalmente l’accesso ai luoghi pubblici, nonchè il trasporto in auto o su altri mezzi. Chiunque si “ostini” a voler passeggiare nel parco o per strada con il proprio cane, potrebbe ricevere una multa di circa 5.000 euro, oltre ad essere obbligato a “disfarsi” del cane entro 10 giorni dalla contravvenzione. Laddove i proprietari non provedessero al disfacimento del cane, sarebbero le stesse autorità sanitarie ad intervenire e ad allontanare il cane dalla sua famiglia.Il cane viene considerato un animale impuro nella cultura islamica, anche se la religione non vieta di avere un cane in casa, ma impone di lavarsi le mani dopo averlo toccato. Chiunque abbia un cane è considerato impuro anch’esso. Ma queste notizie non sono nuove al mondo islamico. Già nel 2008 una donna di 70 anni fu condannata a 4 mesi di carcere e a 30 frustate per aver portato i suoi 3 cani a passeggio nel parco. In Europa un episodio simile si è avuto in Spagna dove la comunità islamica ha chiesto il divieto di salita dei cani sui mezzi pubblici, giustificando tale richiesta con una motivazione piuttosto singolare: i cani offendono i musulmani. Non si sa ancora che eco avrà questa notizia, ma di certo non sembra vero che nel mondo attuale si possa ancora sentir parlare di queste cose.