Bankitalia, servono 35 miliardi per pareggio di bilancio

Sono passati tre giorni da quando il Consiglio dei Ministri ha approvato il Piano per le riforme, voluto dal Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e che non muta gli obiettivi di bilancio per i prossimi 3 anni. In quella sede, infatti, il governo si è impegnato a mantenere inalterati i saldi di bilancio e a raggiungere tutti gli obiettivi concordati con Bruxelles, tra i quali, un deficit sotto la soglia del 3% del pil, entro l’anno prossimo, e il pareggio di bilancio nel 2014, quando il rapporto tra deficit e pil dovrebbe sfiorare lo zero, 0,2%.

Ma ieri, il Presidente di Bankitalia, Mario Draghi, si è mostrato meno convinto della possibilità che l’Italia possa raggiungere questi obiettivi di politica fiscale, senza il ricorso a manovre aggiuntive, escluse da Tremonti, che parla di bisogno di “manutenzione” dei conti pubblici.

Draghi ha affermato che il problema resta la crescita troppo debole, seppure gli ultimi dati sulla produzione industriale e sull’export, a gennaio e febbraio, siano in timida ripresa. Secondo il governatore, infatti, la crescita non solo resta debole, ma non starebbe migliorando l’occupazione, dato che diminuiscono i contratti a tempo indeterminato, mentre aumentano quelli precari, a parità di tasso di disoccupazione.

Per questo, aggiunge Draghi, da qui al 2014, se si vorrà raggiungere il pareggio di bilancio, sarà necessario reperire altri 35 miliardi, pari al 2,3% del pil, quindi, sarà necessaria una manovra o più manovre aggiuntive.

Non è la prima volta che emergono pareri discordanti tra il numero uno di Palazzo Koch e il Ministro dell’Economia Tremonti, adesso, peraltro, in una fase delicata, quale è quella che vede il governatore Draghi candidato molto papabile a succedere a Trichet, per la posizione di presidente della BCE.

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