Berlusconi e la barzelletta al Campus Mentis. Bersani: “E’ un’ ignominia”

Si è tenuta ieri a Palazzo Chigi la cerimonia di premiazione dei migliori giovani laureati del progetto Campus Mentis, l’iniziativa di valorizzazione dei talenti voluta dal Ministro Giorgia Meloni.
Ma l’ospite d’onore stavolta non è stata la titolare del dicastero della gioventù, bensì il Premier Silvio Berlusconi.
Dinanzi alla platea, formata appunto dai migliori giovani talenti dello scorso anno, il Presidente del Consiglio ha perciò voluto comunicare tutto il suo ottimismo per il futuro dei ragazzi presenti. Il Premier ha iniziato con i ricordi della sua gioventù: “Quando anche io ero un ragazzo come voi, guardavo al futuro con il sole in tasca” – ha arringato Berlusconi, che si è poi lasciato andare in un consiglio professionale: “Il mattone non fallisce mai. L’immobiliare è la strada più redditizia“.

L’intervento del Premier è poi proseguito con il racconto di alcuni aneddoti del passato e ha fatto registrare anche un’insolito consiglio di “look”.
Il Presidente del Consiglio, rivolgendosi alla platea, ha infatti suggerito ai giovani laureati di puntare su un aspetto curato: “Via la barba, giacca chiusa e mai scarpe marroni sul vestito blu“.
Il vero clou è arrivato però subito dopo, con il racconto di una barzelletta a luci rosse. “Ci sono un italiano e un tedesco…” – ha esordito Berlusconi, che ha poi proseguito con una battutta su sesso e champagne.

Siamo al ridicolo. E’ un continuo schiaffo alla sofferenza del Paese“. Questa la risposta di Pierluigi Bersani, segretario del Pd, alle parole di Silvio Berlusconi.
Rispondere alla crisi sociale ed economica del Paese con una barzelletta è un’ignominia. Questi sono i discorsi di un miliardario e l’Italia non può essere governata in quest’ottica” – ha proseguito Bersani, che ha lanciato dunque un duro attacco al Premier, accusandolo di poca serietà nell’affrontare l’urgenza dei problemi italiani.
Ma Bersani è ancora più duro nel suo passaggio finale: “La crisi finanziaria è stata pagata dai ceti più deboli ed in particolare da 300 mila giovani che sono stati rispediti a casa. Gli stessi a cui il Premier racconta barzellette.“.
Scontro aperto dunque tra maggioranza e opposizione. La contrapposizione, acuita dalla discussione sul processo breve, rischia ancora una volta di infiammare il dibattito politico.

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