Il clima non è stato molto teso, in quanto Geronzi è entrato alla riunione del cda, portando sin dall’inizio una lettera di dimissioni firmate e ciò ha creato le condizioni per un rasserenamento all’interno dell’organo.
Dopo poco più di un anno, quindi, finisce l’esperienza di Geronzi alla guida di una delle piazze finanziarie più importanti dell’Italia, e non solo dell’Italia.
Le dimissioni giungono dopo settimane di polemiche roventi tra gli azionisti e lo stesso Geronzi, accusato di operazioni finanziarie all’estero, di dubbia opportunità, oltre che di dubbi risultati.
Le polemiche hanno investito la figura di Geronzi anche fuori dai confini di Generali, con le fortissime tensioni avute con l’imprenditore Diego Della Valle, con cui siede come azionista del gruppo Rcs. Della Valle ne aveva chiesto le dimissioni e il disinvestimento della quota azionaria da lui gestita, definendo Geronzi un vecchietto arzillo sopravvalutato.
E la figura di uno dei pesi massimi del mondo bancario e finanziario italiano era stata così compromessa sui mercati, da fare ritenere agli azionisti di Generali che la sua presenza fosse persino motivo di imbarazzo.
Restano aspetti rilevanti da sottolineare, quale, ad esempio, la dicotomia tra Generali e Mediobanca, mai avvenuta prima, che probabilmente sarà destinata a rientrare, dopo il passo indietro responsabile di Cesare Geronzi.