E’ arrivato in tutti i negozi il nuovo album di inediti di Mietta, l’undicesimo della sua fortunata carriera. Due soli contiene 12 canzoni inedite attraverso le quali la cantante indaga ed esplora le fragilità umane, riflettendo sull’amore in tutte le sue forme, da quello carnale a quello incondizionato e infinito per un figlio. Un album che affronta tematiche anche difficili, e diventa occasione per Mietta di sfogare il trauma di essere perseguita da uno stalker da ormai 18 anni, ma anche un album dallo sguardo positivo, che vuole mostrare come anche le fragilità possono trasformarsi in punti di forza. Un disco dunque particolarmente sentito e personale, anche per il fatto che molti dei brani portano la firma di Mietta anche per quanto riguarda testi e parti musicali, mentre per i restanti la cantante si è servita di un team di grande qualità, che vanta nomi estremamente significativi del panorama musicale italiano, come Niccolo’ Agliardi, Saverio Grandi, Emiliano Cecere e Kaballà.
Due soli passa così dalla riflessione su Marilyn Monroe Una vita da sprecare, a denunce di crimini contro l’umanità di carattere estremamente attuale, come Kaballà, che fa diretto riferimento a Sakineh come simbolo delle tante donne a cui ancora oggi vengono sottratti tutti i diritti. Di carattere invece più solare ed autobiografico Fra le mie mani e i sogni, il brano dedicato al figlio di Mietta, Francesco Ian, nato lo scorso settembre. Tra i brani anche uno che si ricollega ad un altro progetto in fase di pubblicazione di Mietta: Fotografie rimanda direttamente a L’albero delle giuggiole, primo romanzo della cantante che verrà pubblicato il 20 aprile da Feltrinelli.