La moneta unica sembra raggiante in queste sedute della prima settimana di aprile, in attesa che giovedì la BCE confermi le attese dei mercati, alzando i tassi di o,25% o 25 punti base. Nella seduta di ieri, l’euro ha quasi sfiorato i valori di 1,4283 sul dollaro, cioè i massimi da 5 mesi verso il biglietto verde, e lo stesso trend si ha contro la valuta giapponese.
L’euforia dei mercati trova un freno solo per i forti apprezzamenti che i tassi di cambio euro/dollaro e euro/yen hanno già subito, dall’inizio dell’anno, in favore della valuta europea. L’euro, infatti, solo da inizio gennaio si è apprezzato del 6% sul biglietto verde e del 10% sulla valuta nipponica, per cui molti operatori si sentono frenati dall’accendere ulteriori posizioni in valuta europea, avendo la moneta unica già subito forti rialzi e temendo che si sia arrivati intorno ai risultati massimi di cambio.
E, tuttavia, un pò di euforia ancora c’è, soprattutto in considerazione che la BCE sarà la prima tra le grandi banche centrali del pianeta a iniziare la stretta monetaria. Certo, c’è anche da dire che i mercati hanno in gran parte già scontato fino a due possibili rialzi dei tassi nella zoan euro, di 25 centesimi ciascuno.
Difficile, quindi, che giovedì alla notizia di un rialzo dei tassi, gli operatori si lanceranno verso acquisti in euro. Potrebbe avvenire solo nel caso la BCE desse vita a una stretta più imponente, con un rialzo di 50 punti base, il che è escluso, poichè è già stato confermato da esponenti del board di Francoforte che ci sarà una certa gradualità.