Le difficoltà incontrate dall‘iter parlamentare delle norme che riformano la Giustizia non fermeranno il Governo.
L’impulso viene direttamente dal Presidente del Consiglio, la voce è quella di Angelino Alfano,a ribadire i concetti Maurizio Lupi.
I continui rinvii, dovuti alle bagarre parlamentari dei giorni scorsi, hanno infatti suscitato il disappunto del Presidente del Consiglio che, secondo i retroscena, avrebbe fatto capire ai propri colleghi di Governo che “così non si va avanti“.
A rilanciare dunque l’azione di Governo sul tema della Giustizia è Angelino Alfano, Ministro della Giustizia, che, nella giornata di ieri, ospite a Riva del Garda del Convegno Rete Italia, ha affermato: “Sappiamo che gli italiani sono con noi. Purtroppo la riforma della giustizia sta incontrando delle difficoltà ma ci impegneremo perchè passi. Per questo porteremo la gente in piazza” – che poi proseguito: “Dobbiamo batterci contro il pregiudizio dei Soloni del diritto che ritengono che noi non siamo idonei culturalmente a proporre una riforma costituzionale della giustizia. Dobbiamo batterci contro il pregiudizio di chi ritiene di rappresentare la virtù anche dal punto di vista della interpretazione costituzionale e dobbiamo batterci contro il pregiudizio doloso di chi sposa le ragioni dei magistrati a prescindere dai loro meriti e dai loro demeriti“.
Parole, quelle del Guardasigilli, subito chiarite da Maurizio Lupi, organizzatore del Convegno: “Il Ministro della Giustizia si riferisce ad una grande mobilitazione del Partito per spiegare alla gente che questa è una riforma buona“.
Immediata la replica dell’opposizione. Il primo ad esporsi è stato Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori che ha parlato di “azione malefica del governo che si sta occupando della giustizia del premier“.
Sulla stessa linea il Partito Democratico con Andrea Orlando: “Un ministro che si richiama alla piazza segnala di per sè il fallimento di un Governo che non è in grado di affrontare i problemi del Paese“.
Ma è l’argomento della piazza a suscitare le ire di Leoluca Orlando, portavoce Idv, che ha promesso al Ministro Alfano che “saranno i cittadini a scendere in piazza, ma lo faranno per mandare a casa lui e i suoi colleghi di questo indegno governo“.
Nonostante dunque i moniti del Capo dello Stato, il termometro dello scontro politico sembra destinato ad innalzarsi vertiginosamente.