Il Piano per Lampedusa è pronto. Dopo la gestione dello smistamento degli immigrati, elaborato nei giorni scorsi dal Ministro Maroni, è ora tempo di occuparsi del territorio e il vertice di Palazzo Grazioli, tenutosi nella tarda serata di ieri alla presenza del Presidente del Consiglio e degli altri Ministri interessati, ha accolto le proteste e le richieste della popolazione.
La riunione è stata convocata con poco preavviso ma il carattere urgente dei problemi che si stanno verificando a Lampedusa ha portato gli esponenti del Governo ad elaborare in tempo record la soluzione da proporre per il rilancio di Lampedusa.
Nella residenza romana del presidente del Consiglio si sono ritrovati il ministro della Difesa Ignazio La Russa, quello della Giustizia Angelino Alfano, delle Infrastrutture Altero Matteoli, dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, del Turismo Michela Vittoria Brambilla e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Cipe Gianfranco Miccichè, oltre naturalmente al capo del Viminale Roberto Maroni.
Silvio Berlusconi si è detto “preoccupato per la situazione” e, forte della convinzione che le parole del Capo dello Stato contribuiranno a risolvere i problemi relativi allo smistamento dei clandestini, si è concentrato sulla risoluzione della questione legata al territorio.
Secondo alcune fonti vicine al vertice, il Presidente del Consiglio avrebbe ricordato una sua visita a Lempedusa in giovinezza e avrebbe sostenuto di voler riportare l’isola allo splendore che ha sempre mostrato con orgoglio al mondo.
A svelare qualche dettaglio relativo al piano elaborato dal Governo è stato, all’uscita da Palazzo Grazioli, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipe, Gianfranco Miccichè che ha rivelato i punti fondamentali del programma.
“Sarà un intervento di compensazione e di rilancio, per ridare vita a Lampedusa e al turismo, unica risorsa economica del territorio” – ha dichiarato Miccichè che ha poi aggiunto: “Il presidente Berlusconi è fortemente convinto di volersi spendere per Lampedusa e il ministro dell’Economia sta valutando i costi delle misure necessarie“.
Le iniziative del Governo “passeranno anche attraverso iniziative riguardanti sia le infrastrutture, sia l’ambiente, sia il turismo, sia il piano culturale“.
Alterne le risposte del mondo politico. Se per Raffaele Lombardo, Presidente della Regione Sicilia, il piano rappresenta “un punto di partenza che, anche se tardivo, col contributo di tutti potrebbe salvare il salvabile“, per Pierluigi Bersani, segretario del Pd: “Questo paese non ha governo, Berlusconi non sa più cosa fare, vuole solo resistere; dal 14 dicembre quando Berlusconi se la cavò acquistando qualche deputato la scossa economica è finita in un comunicato, la politica energetica è franata, un pezzo di industria nazionale ha cambiato bandiera e se ne ‘e andata via“.
Nella mattinata di oggi quindi inizieranno le manovre del Governo. La prima sarà l’arrivo delle navi che porteranno via i clandestini assiepati da giorni in tutta l’isola, la seconda sarà invece la visita del Presidente del Consiglio che incontrerà gli esponenti politici del territorio.