Il calo sui quinquennali dimostra il buon clima di fiducia attorno ai nostri bond, come grosso modo confermano le aste odierne, per il collocamento di BTp a 3 anni e a 10 anni.
I primi sono stati offerti dal Tesoro per un valore di 4,46 miliardi di euro, mentre la domanda è stata pari a 5,8 miliardi. Il tasso di collocamento è risultato essere del 3,24%, in lieve crescita dal 3,37% dell’asta precedente. I BTp a 10 anni, invece, hanno riscontrato una domanda di mercato per 4,8 miliardi, a fronte di una richiesta di 3,25 miliardi. Il rendimento medio lordo è stato del 4,80%, in flessione di 4 centesimi dall’asta precedenti.
I dati dimostrano, dunque, che l’Italia al momento gode di una buona fiducia sui mercati, nonostante la crisi dei titoli portoghesi, colpiti da un fuoco incrociato tra crisi politica, finanziaria e declassamento delle agenzie di rating.
Aver collocato in due giorni titoli per quasi 11 miliardi, senza contraccolpi, è stato un successo indubbio del Tesoro, restando semmai qualche incertezza nei segmenti più a breve scadenza come dimostrano i lievi rialzi dei rendimenti sui BoT semestrali e sui BTp a 3 anni, la scadenza più breve tra tutti i poliennali offerti in questi giorni.