Il monito di Bini Smaghi giunge dopo interventi molto simili del banchiere centrale italiano Mario Draghi, governatore di Bankitalia, il quale ha aperto poche settimane fà il forum del G20 a Parigi, proprio partendo dagli squilibri globali, che a suo avviso minacciano l’economia globale e che provengono da più parti.
Senza fare riferimenti espliciti, Mario Draghi ha messo sotto accusa i bassi tassi di interesse che alcune banche centrali innaturalmente mantengono, oltre a una bilancia commerciale squilibrata e un tasso di cambio spesso artificosamente basso, per consentire una politica competitiva sulle esportazioni.
E’ evidente che i riferimenti principali riguardassero gli USA e la Cina, i due giganti economici, che poggiano la loro crescita su meccanismi anti-capitalistici, di interventismo delle banche centrali in economia.
Il fatto che le parole di Draghi siano state evocate dal banchiere della BCE è un chiaro segno di una sintonia tra i rappresentanti dell’istituto di Francoforte e il governatore italiano, che si avvicina così sempre più alla più alta poltrona della BCE, che rimarrà vuota a fine anno.