Parmalat, due indagini su scalata Lactalis

Sono due le indagini partite, in seguito ad altrettanti esposti presentati sulle modalità con cui è avvenuta la ormai nota scalata della francese Lactalis su Parmalat. La prima indagine è partita su esposto dell’ad di Parmalat, Enrico Bondi, che fà riferimento a una nota, con cui i tre fondi scandinavi Skagen, MacKenzie e Zenit annunciavano un accordo sul loro 15,3% delle azioni e sul rimpiazzamento dello stesso Bondi, con una lista di nuovi amministratori.

Il secondo esposto, invece, proviene dalla Consob, presieduta da Giuseppe Vegas e si riferisce ai movimenti sui titoli Parmalat, in relazione alla scalata di Lactalis. Questa indagine è in realtà molto connessa al fascicolo aperto dalla Procura di Milano, che indaga per aggiotaggio.

La Guardia di Finanza, su sollecitazione della Consob, dovrà ora monitorare le movimentazioni attorno al titolo azionario, per valuatare se l’acquisizione sia avvenuta in modo sospetto.

La stessa Procura, ad esempio, sta attenzioanndo l’andamento del titolo Parmalat, dal momento in cui, il 26 gennaio scorso, i fondi scandinavi ufficializzavano in una nota di non avere contatti con Lactalis e di non volere vendere il loro pacchetto azionario, al momento in cui, invece, tale vendita si è poi materializzata. Solo pochi giorni dopo, infatti, la prima settimana di febbraio, gli scandinavi vendevano alla Lactalis la prima parte delle loro azioni, in palese contrasto con le dichiarazioni della settimana precedente.

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