E’ andata in scena ieri sera, durante la trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”, una lunga intervista ad Italo Bocchino, Vice Presidente di Futuro e Libertà per l’Italia, che ha risposto a tutto campo, dalla politica alle vicende personali, alle domande del conduttore savonese.
Invitato per la presentazione del suo ultimo libro “Una storia di destra”, il deputato ha tracciato un’ analisi storico-politica del percorso della destra nel nostro Paese – scissione dal Pdl compresa – ed anzi, non si è sottratto all’incalzare sulle vicende personali, ammettendo le proprie colpe in merito alle rivelazioni che hanno coinvolto negli ultimi giorni lui stesso e Mara Carfagna, Ministro delle Pari opportunità.
La prima parte dell’intervista è stata incentrata però sul rapporto con Berlusconi. Alla richiesta di un giudizio sugli ultimi 15 anni di destra, Italo Bocchino ha risposto senza mezzi termini: “Berlusconi ha portato nella nostra politica una ventata d’aria fresca. La sua discesa in campo ha aiutato tutta la classe politica italiana, con la promozione del bipolarismo e lo sdoganamento del fascismo come unico valore della destra. Tuttavia, a chi ci rimprovera di averlo lasciato troppo tardi, debbo rispondere che solo la convivenza in un unico partito ci ha permesso di scorgere quei difetti che hanno portato alla scissione“.
Si è passati quindi alla parte costruttiva: “Ora noi sosteniamo una nuova idea di destra. Siamo per la nazione, per la legalità e la meritocrazia. Nazione per noi significa non cedere alle richieste esagerate della Lega, legalità significa lotta senza quartiere alla mafia, mentre per meritocrazia intendiamo un sistema opposto a quello delle varie Ruby e Minetti“.
Sul suo passato invece, in particolare sui trascorsi di militanza neo-fascista, il giudizio è stato netto: “Io mi sento anti-fascista. Quel sistema è fallito ed anzi, è un fardello che abbiamo portato con noi fin troppo a lungo, finendo per inquinare i valori di una “destra normale”. Negli altri Paesi sono stati più fortunati ed è per questo che oggi rischiamo di cedere al populismo”
Ma lo “scoop” è arrivato verso la fine dell’intervista, quando dal politico si è passati all’uomo.
Fazio gli ha ricordato le voci che negli ultimi giorni hanno riguardato una sua presunta relazione con Mara Carfagna ma soprattutto l’ammissione di sua moglie che, al settimanale Vanity Fair ha dichiarato di essere stata per molto tempo a conoscenza della loro storia.
Di fronte alla domanda, Bocchino non si è nascosto e ha ammesso: “Sapevamo che lo scontro con Berlusconi avrebbe portato delle conseguenze ma non pensavo che si arrivasse addirittura a colpire il privato delle persone. Prescindendo da ciò però, leggendo l’intervista di mia moglie, non posso che prendere atto della sua sofferenza. E se mia moglie soffre, io, da marito, ho il dovere di capirne il perchè e, se ho sbagliato, di chiedere scusa per i miei errori“.
Chiusa la vicenda personale di Bocchino e si è tornati a parlare di politica.
L‘ultima battuta è stata infatti sulla forza di Berlusconi: “Il Presidente del Consiglio ha dalla sua due vantaggi. In primo luogo la debolezza delle forze alternative, ed in secondo luogo la forza e spregiudicatezza dei suoi mezzi. Per questo lavoriamo per un’alternaiva politica e programmatica”.