La tragedia nucleare ha colpito nel profondo tutta la popolazione mondiale. Rimane quindi del tutto legittima la scelta di alcune reti televisive di “moderare” i loro palinsesti, evitando di trattare temi così difficili, legati anche lievemente alla drammatica e difficile situazione giapponese. Ad essere colpita da questa sorta di “censura obbligata” è stata la serie “The Simpsons“, i mitici cartoni animati ideati da Matt Groening nel lontano 1989. Tutta la famiglia “gialla” della TV ha dovuto infatti fare i conti con uno degli elementi fondamentali della serie ambientata nella immaginaria cittadina di Springfield, e cioè la Centrale Nucleare dove un imbranato e incompente Homer lavora, o per lo meno, fa finta di farlo.
In Austria ad esempio sono stati censurati due episodi della serie, ritenuti poco idonei alla trasmissione in seguito agli eventi dell’ undici marzo. In “Marge trova lavoro“e in “Parenti Serpenti, Fratelli Coltelli“, i protagonisti scherzano infatti su radiazioni e incidenti nucleari. Il produttore esecutivo Al Jean ha espresso tutta la sua comprensione ed appoggio nei confronti delle reti che scelgono di “adattare” la trasmissione delle puntate de “I Simpson” riguardanti questi casi specifici.
La stessa Twentieth Television, divisione della FOX che si occupa dei rapporti con gli altri network, ha rilasciato presso tutti i canali un elenco delle possibili puntate “a rischio”, lasciando però liberta di scelta sulle possibili trasmissioni della serie.
Situazione analoga si verificò anche in seguito agli eventi dell’ 11 settembre 2011, quando l’ episodio “La città di New York incontra Homer” venne censurato a causa di numerose scene in cui erano presenti le Torri Gemelle.