La tecnologia non aiuta il sonno

La notizia non è delle più nuove. Infatti, che la tecnologia non facesse bene alla salute, lo dicono già da tempo gli esperti in campo medico.

Ma oggi non si parla di onde elettromagnetiche e del pericolo o meno di contrarre un tumore a causa dei dispositivi tecnologici.

Ma secondo Fabio Cirignotta, direttore del Centro di Medicina del Sonno del Policlinico S. Orsola, di Bologna, la tecnologia va ad influire negativamente sul nostro organismo in un modo del tutto inaspettato.

Infatti sembrerebbe che l’uso della tecnologia influirebbe sulla qualità del sonno. Il problema principale sarebbe rappresentato da quella cattiva abitudine che hanno soprattutto i giovani di addormentarsi con il cellulare in mano o mentre stanno chattando su Facebook.

Il problema sta nel fatto che mandare sms, navigare in Internet ma anche fare esercizio fisico prima di dormire oppure studiare durante le ore di sonno, non contribuisce ad avere un sonno di qualità, visto che per addomentarsi con tranquillità bisognerebbe svolgere attività rilassanti prima di andare a dormire.

Senza considerare che molti giovani sacrificano ore di sonno per mandare sms di notte oppure fanno tardi per giocare con i videogiochi.

Tutto questo si tramuta in disturbi del sonno che influiscono sull’attenzione e sull’energia fisica, ma potrebbero sorgere anche problemi più gravi: infatti chi riposa poco e male rischia di ingrassare, di ritrovarsi con la pressione o la glicemia alta, di sviluppare irritabilità, ansia e disturbi dell’umore.

Quindi prima di addormentarsi è meglio leggere un libro tranquillo e soprattutto è necessario concedersi le necessarie ore di sonno.

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