Con l’ approvazione del decreto Milleproroghe saremmo dovuti arrivare all’ insostenibile situazione di un aumento di prezzo dei biglietti al cinema. L’ ingresso nelle sale e nei multiplex sarebbe dovuto infatti aumentare di un euro, una semplice moneta che sarebbe dovuta andare a rimpinguare il bilancio statale e il relativo tax credit.
Adesso invece la situazione è cambiata nuovamente. Tralasciando che un’ operazione del genere ha fatto storcere il naso a molti, soprattutto visto che dall’ aumento erano state escluse le sale parrocchiali (la Chiesa vince sempre!), non ci sembra più il caso di attaccare una simile riforma visto che l’ “allarme rosso” sembra essere definitivamente passato.
Il Consiglio dei Ministri questa mattina per voce del sottosegretario di Stato alla Presidenza Gianni Letta, ha infatti comunicato che lo spettacolo in Italia rinascerà: non solo l’ abolizione di questo “obbrobrio” legale, ma anche un cospicuo reintegro a favore del FUS, il Fondo Unico dello Spettacolo, che dopo essere sceso ad un minimo diremmo storico, torna a valori elevati, e potrà contare quest’ anno, come nel 2010, sulla cifra di circa 428 milioni. Tra le nuove sovvenzioni, ben 149 milioni verranno utilizzati a favore dello spettacolo, 80 per preservare i nostri beni culturali, e 7 per sovvenzionare gli istituti culturali.
A questo punto sembra essere salva anche la Mostra Internazionale d’ Arte Cinematografica di Venezia, che proprio a causa della mancanza di fondi rischiava la chiusura.
Il problema “tax credit” comunque non si chiude qui, ma cambia semplicemente destinatario: adesso a dover fare i conti con un aumento dei costi (1-2 centesimi), saranno infatti le accise sulla benzina.