Giappone, yen torna a scendere e borsa sale

Il dopo-sisma in Giappone ha avuto effetti di ogni tipo, con ripercussioni abbastanza evidenti sia in borsa, dove i titoli hanno subito pesanti ribassi, per poi parzialmente recuperare a livello tecnico, e sul tasso di cambio, dove lo yen si è eccessivamente apprezzato contro dollaro ed euro, in vista del rientro di un forte flusso di capitali, per la ricostruzione e il risarcimento dei danni.

La Bank of Japan era quasi immediatamente intervenuta, con misure a sostegno del dollaro, vendendo yen e pompando liquidità nel sistema, per raffreddare la corsa della valuta nipponica. Una misura studiata e concertata con gli istituti centrali del G-7, BCE compresa, i quali avevano preso atto della necessità di limitare la volatilità del cambio, al fine di permettere una stabilizzazione dell’evoluzione economica in Giappone.

E sembra che gli interventi messi in campo dalla BoJ abbiano avuto già il loro impatto positivo, se è vero che solo negli ultimi giorni la banca centrale di Tokyo ha pompato ben 17 miliardi di euro di liquidi in circolazione, portando l’ammontare complessivo di liquidità alla cifra record di 339 miliardi di euro. Ciò ha di molto rallentato la corsa dello yen, che dopo avere sfiorato il suo massimo contro il dollaro, portando il cambio addirittura sotto quota 76, già oggi viaggia intorno a 81, mentre contro l’euro è sceso a 115,38.

E lo scenario terribile del sisma-tsunami ha già avuto l’effetto di intensificare le relazioni commerciali con il vicino poco amato, la Cina.

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