Questo articolo, non è altro che una considerazione, numeri alla mano, di una situazione a dir poco “tragica” a cui assistiamo ogni qualvolta ci fermiamo dal nostro benzinaio di fiducia (se ne avete uno) per fare il pieno alla nostra auto.
A meno che non vi rifornite di gas metano, in tutti gli altri casi, nell’ ultimo anno ci sono stati aumenti veramente sostanziosi. Pensate che il prezzo della benzina verde o super senza piombo, è aumentato del 23% mentre il gasolio è aumentato del 18,3% e il Gpl del 11,9%. Il prezzo più caro dei carburanti è tra le cause della crescita dell’inflazione che a febbraio registra un +2,4% rispetto allo stesso mese del 2010.
Secondo i dati comunicati dall’ Istat l’inflazione sarebbe causata anche dai prezzi al consumo dei trasporti del 5,3% Ovviamente, la crescita dei costi dei trasporti è dovuta essenzialmente all’aumento dei carburanti. Considerando tutte le cause dell’ aumento del costo dei carburanti si arriva ad un prezzo medio della benzina nell’arco di un anno (da febbraio 2010 a febbraio 2011) che è cresciuto del 23,3%, quello del gasolio auto del 18,3% e quello del GPL auto del 11,9%.
Le scelte per risparmiare sul prezzo dei carburanti alle stelle (per la situazione critica di alcuni paesi fornitori di petrolio, Libia in primis) , si può risparmiare qualcosa (ma comunque non sempre, controllate bene i prezzi) facendo il pieno presso una delle cosiddette pompe “bianche”: i distributori indipendenti, non legati ai grandi marchi petroliferi, che spesso sono in grado di offrire prezzi migliori rispetto ai concorrenti.