Spagna, buona l’asta a 10 e 30 anni

E’ stato positivo l’esito dell’asta spagnola, con cui il governo di Madrid ha collocato oltre 4 miliardi di euro in titoli del debito a 10 anni e a 30 anni. Trattandosi di un segmento a lungo termine, le previsioni erano di un rialzo dei rendimenti, anche dovuto all’attesa dei mercati per un aumento dei tassi di riferimento, da parte della BCE. E, invece, i rendimenti su tutti e due i titoli sono stati in calo. In particolare, Madrid ha collocato 3,2 miliardi in titoli a scadenza 2021, ottenendo un rendimento medio del 5,162%, in calo dal 5,604% dell’asta precedente. Il bid-to-cover è stato di 1,8, cioè la domanda è stata 1,8 volte in più dei 3,2 miliardi richiesti dal Tesoro spagnolo.

Quanto ai titoli a scadenza 2041, il loro ammontare è stato di 911 milioni di euro, riportando un rendimento medio del 5,488%, dal 5,875% della precedente asta. Il bid-to-cover è stato qui di 2,1.

Pare che il 60% delle richieste siano provenuti da investitori stranieri, confermando un clima di fiducia dei mercati sull’evoluzione della situazione economica spagnola. L’ammontare della domanda, invariata rispetto all’asta precedente, così come il calo dei rendimenti, persino in un segmento a lungo termine, oggetto di rialzi in queste settimane, indicano che i mercati non temono effetti negativi su Madrid, anche dopo le tensioni sui titoli del Portogallo.

Gestione cookie