Radioattività : controlli sul pesce dopo il terremoto in Giappone

Il terremoto in Giappone oltre ad aver creato commozione in tutto il mondo, è stato anche fonte di preoccupazione per le contaminazioni radioattive dovute alle esplosioni registrate nelle centrali nucleari.

In Italia il governo si è subito attuato per ampliare e rendere più rigorosi i controlli del pesce importato dal Giappone, ma soprattutto a termini cautelari, si è deciso di bloccare addirittura le importazioni del pesce pescato proprio nel mar del Giappone.

Il rischio della radioattività deve essere assolutamente escluso per garantire la salute della popolazione. Un convegno a seguito dell’allarme salute scoppiato in Giappone, si è ritenuto essenziale, per intervenire con un meeting per decidere le mosse da attuare per salvaguardare la salute dei consumatori.

Principalmente riguarda non solo il pesce pescato in Giappone ma anche alimenti che possano contenerlo. Parliamo di crostacei, prodotti che vedano l’impiego di caviale, ma anche altri prodotti potenzialmente a rischio come il tè verde e la salsa di soia.

Le contaminazioni sono dannose per la salute umana, e avviene principalmente tramite polmoni, pelle e cibo. E’ per questo reale motivo che è stata necessariamente richiesta un’operazione di controllo severa e rigida per i prodotti importati soprattutto dopo la data dell’11 marzo 2011.

I prodotti importati prima di questa data, non sono soggetti a ulteriori controlli, perché dichiarati sicuri.

Il congresso sulla contaminazione alimentare è stato necessario e dichiarato urgente perché purtroppo il terremoto del Giappone, e le successive esplosioni che hanno interessato le centrali nucleari, con le nubi tossiche che ne sono state generate, non ha potuto non influire sulla qualità salutare dei cibi esposti. Il ministro della Salute Ferruccio Fazio, ha fatto un’analisi esaustiva, sugli alimenti che subiranno i severi controlli.

Gestione cookie