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Minori e alcol: bambino di 3 anni in Gran Bretagna ricoverato per abuso

Published by
Tiziana Cazziero

 

La notizia non può che recare scalpore, quando si parla di abuso di alcol, si fa presto a mettere in campo tutte le armi a disposizione per sensibilizzare l’opinione pubblica e i bevitori assidui a smettere. Quando si legge una notizia come questa, dove un bambino di soli 3 anni è stato ricoverato per abuso di alcol, allora lì tutto si ferma e le riflessioni sono d’obbligo. Ci si chiede come sia possibile che un minore dalla così tenera età sia addirittura dichiarato ricoverato per abuso. L’assunzione di alcolici per essere ritenuta tale, in base a ciò che asseriscono gli specialisti, quando c’è stata una continuità costante nel consumo di alcol per circa 6 mesi, e quindi parlare e affermare che si tratta di abuso di alcolici.

Un bambino di 3 anni, semmai dovrebbe presentare “Abuso di latte” e non di alcol. E’ vero che non è il primo il caso, ricordiamo anche un altro evento simile di una bambina della Scozia di soli 8 anni che era stata dichiarata alcolizzata, e quindi sottoposta a un trattamento di recupero per alcolisti.  

Se si pensa a casi isolati e a situazioni familiari disagiate e deplorevoli, purtroppo ci si sbaglia. Purtroppo casi come questo sono sempre più frequenti, di recente si è molto parlato di un episodio simile che ha visto coinvolti altri 13 giovanissimi tutti con età inferiore ai 12 anni.

Una realtà dilagante che vede sempre di più avanzare una brutale moda contro se stessi che è quella del binge drinking, cioè bere a più non posso fino a cadere in uno stato totale di abbandono e incoscienza per via dell’alcol. I giovani lo trovano divertente, peccato che non si rendano ben conto dei danni seri e gravosi che recano al proprio cervello.

Il bambino di 3 anni di cui abbiamo parlato in apertura dell’articolo, non si esclude che possa aver portato proprio dei danni irreparabili al cervello vista anche precocissima età.

Queste notizie sono destinate a fare il giro del mondo molto in fretta purtroppo. In questo c’è di buono che enti importanti come British Medical Association e Alcohol Concern, abbiano chiesto una maggiore attenzione governativa nei confronti del consumo e abuso di alcol nei giovani e soprattutto nei minori.

Published by
Tiziana Cazziero