Distributori privati

Il prezzo della benzina e del gasolio continua a crescere, considerando anche i problemi in Libia e il cambio euro-dollaro e siamo arrivati a cifre incredibili: un paio di giorni fa, il prezzo dei carburanti ha toccato dei nuovi record: in media, 1,616 euro per un litro di benzina (dato relativo alla Campania) e a 1,497 per il gasolio (in Sicilia).

Anche se la crisi libica ha contribuito alla crescita del prezzo del petrolio, che ora costa circa 110 dollari al barile. Certo, siamo lontani dai 147 dollari al barile che nel luglio del 2008 ha fatto schizzare il prezzo di diesel e benzina sopra 1,50€, ma se consideriamo che attualmente l’euro è più debole del dollaro, rispetto a due anni fa ecco che ci ritroviamo nella stessa situazione del 2008.

Consideriamo che il prezzo è deciso dallo Stato, visto che il 50% ma forse anche qualcosa in più, del prezzo va nelle casse statali. Da ex benzinaio, posso confermare che al gestore vanno solo 4 o 5 centesimi al litro. Le accise costituiscono il 37,1% del prezzo della benzina e il 29,7% di quello del gasolio. E non è finita qui: per arrivare al prezzo finale, c’è da aggiungere il 20% di Iva.

Se vogliamo risparmiare qualcosa, dobbiamo fare il pieno presso le cosiddette pompe “bianche”: distributori indipendenti, non legati ai grandi marchi petroliferi, che spesso riescono a fare prezzi “stracciati”. Il termine “spesso” non è buttato a caso. Infatti ci sono anche alcuni casi dove il risparmio non è così evidente. Però tenete presente che con un’auto che percorre, in media, 13 chilometri con un litro, con 0,08 euro al litro in meno (e sono già tanti) risparmierete circa 90 euro ogni 15.000 chilometri. Quindi fate i vostri conti.

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