Si fa un pò più caro il rifinanziamento del debito italiano, dopo l’ultima asta di BoT trimestrali e annuali, i cui risultati in termini di riscontro sul mercato e dei rendimenti sono stati resi noti dal Tesoro.
Ieri, il Tesoro aveva collocato sul mercato complessivamente 11 miliardi circa di titoli a tre mesi, con scadenza 15 giugno 2011, e di annuali, con scadenza 15/03/2012. I primi sono stati offerti per un valore complessivo di 3,5 miliardi di euro, a fronte di una domanda di mercato di ben 8,4 miliardi di euro; mentre i secondi ammontavano a 7,5 miliardi, contro una domanda di 10,7 miliardi di euro.
Complessivamente, quindi, a fronte di 11 miliardi richiesti dal Tesoro, il mercato ha offerto liquidità per oltre 19 miliardi, confermando la buona performance dei nostri titoli. E tuttavia ciò non è bastato a frenare la risalita dei rendimenti, che si sono attestati alla media ponderata dell’1,034% per i tre mesi e del 2,098% per gli annuali.
I primi, quindi, hanno riscontrato un aumento dello 0,351%, passando la soglia dell’1%; i BoT a un anno si sono portati sopra il 2%, con un incremento dello 0,236%.
E pensare che ci si attendeva un aumento più che altro sul segmento a medio-lungo termine, in quanto l’attesa di un rialzo dei tassi comporta un concentrarsi dei risparmiatori sugli acquisti a breve, con conseguente abbassamento dei tassi.
Ciò, invece, non è successo e confermerebbe lo stress dei mercati in queste ultime sedute, a causa di un volume ampio di titoli collocati da parte siua dei governi che per obbligazioni private.
E oggi si attende l’esito dell’asta BTp, con scadenza a 5 anni e a 15 anni.