BCE, previsione rialzo di 0,75% entro 2011

Il prossimo mese partirà la stretta monetaria tanto attesa dai mercati, che la stessa BCE ha lasciato palesemente filtrare, dalle parole del suo governatore, Jean-Claude Trichet, il quale non aveva più ribadito il concetto di appropriatezza dei tassi attuali, dopo l’ultima riunione del board della settimana scorsa, quando si era deciso di lasciare invariati a marzo i tassi di riferimento.

Da allora, i mercati si stanno riposizionando, in vista dell’aumento dei tassi, che dovrebbe avvenire tramite un +0,25% ad aprile e un altro quarto di punto, entro la fine dell’anno, probabilmente in estate.

Le aspettative del mercato restano, dunque, di un incremento di mezzo punto entro il 2011, quando i tassi sarebbero così all’1,50%.

Ma ieri sera, il governatore tedesco della Bundesbank, Axel Weber, ritiratosi dalla corsa a capo della BCE, dopo il mancato sostegno internazionale verso la sua persona, in qualità di consigliere della BCE per la Germania, ha dichiarato che a suo avviso non correggerebbe le attese dei mercati di un incremento di tre quarti di punto dei tassi, entro dicembre; che detto diversamente significa che Weber prevede che il rialzo dei tassi sarà non dello 0,5%, bensì di 0,75%.

Se ciò fosse confermato, ci troveremmo di fronte a una stretta più rigida del previsto, sebbene il livello dei tassi rimarrebbe ugualmente basso, al di sotto del tasso medio di inflazione dell’Eurozona, dove a dicembre era già oltre la soglia del 2%, che Francoforte considera il limite massimo di range appropriato.

 

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