USA pronti a usare riserve petrolio

Gli USA di Barack Obama non sarebbero così tranquilli dell’ondata di rialzo del prezzo del greggio, che ad avviso dell’amministrazione americana, potrebbe compromettere la ripresa del Paese. Così, sebbene non sia stato ufficializzato alcunchè, anzi le voci ufficiali invitano alla cautela, il governo starebbe pensando di utilizzare le riserve strategiche di petrolio, per calmierare i mercati, evitando ripercussioni drastiche sull’economia.

Gli USA hanno riserve di petrolio per 727 milioni di barili, in precedenza acquistati dal governo e tenuti a disposizione, per fronteggiare eventuali difficoltà. Ora che, in effetti, qualche difficoltà c’è, non si esclude un loro utilizzo, che avrebbe anche il pregio di dare una boccata di ossigeno alle disastrate casse federali.

Tuttavia, la stessa amministrazione si mostra cauta, in quanto teme che l’uso stesso delle riserve possa scatenare il panico nei mercati, segnalando una difficoltà di approvvigionamento.

La dichiarazione di utilizzo delle riserve di greggio, in sè, potrebbe provocare una calmierata alle quotazioni del petrolio, in quanto abbasserebbe la domanda. Ma lo sprofondare della crisi libica, di fatto evolutasi in una guerra civile, dagli esiti non più certi, rischia di perpetuare i rialzi delle ultime settimane, che hanno visto  il prezzo del petrolio passare da 80 dollari al barile a circa 105 dollari. 

Per questo, tutto l’Occidente guarda con estrema preoccupazione al Nord Africa e vorrebbe che la questione di Tripoli si chiudesse il prima possibile.

 

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