Ieri, l’ad Fiat, Sergio Marchionne, non era di certo affranto per le poco incoraggianti notizie, sul fronte delle immatricolazioni di auto a febbraio in Italia; lo stesso amministratore delegato ha anzi sottolineato come in questa prima parte del 2011, Fiat potrebbe perdere quote interne di mercato, anche superiori alle attese, così come il calo delle vendite dovrebbe esserci a livello europeo.
Ma, a partire dal mese di aprile, dice Marchionne, il mercato tornerà normale; il riferimento è all’altalena delle cifre di vendita del settore automobilistico, in seguito alla crisi e agli incentivi, che hanno fatto oscillare in modo piuttosto estremo i dati di immatricolazione di nuove auto. Nei prossimi mesi, è probabile che, invece, il mercato si stabilizzerà, secondo alcuni suoi fondamentali.
Marchionne ha confermato tutti gli obiettivi di medio-lungo termine, come, ad esempio, la produzione di 4 milioni di veicoli, insieme a Chrysler, nel 2011, e di ben 6 milioni nel 2012.
E proprio su Chrysler resta l’obiettivo di acquisire la restante quota del 16%, per giungere al 51% delle azioni; cosa che Fiat spera di fare, prima ancora che la società torni in borsa. Se così fosse, infatti, Fiat dovrebbe spuntarla a un prezzo inferiore, e perciò sono in corso trattative con il governo americano, affinchè sblocchi la cessione delle quote azionarie. Il governo pretende il rimborso integrale di quando accordato a Chrysler in piena crisi, prima di cedere quote del capitale.