Un Delio Rossi visibilmente commosso ha voluto salutare i tifosi palermitani: “Visto che non sono pratico di queste cose, ho chiesto cosa dovevo fare. Mi hanno detto che non c’era bisogno di firmare nulla. Ma io lo stesso sono voluto venire a salutarvi. Avrei voluto fare la conferenza a Boccadifalco, ma la squadra è già partita. In ogni caso, voglio ringraziare tutta la gente di Palermo e la squadra. Penso che la storia fosse già scritta da tempo, ma mi dispiace per questo epilogo. Non mi va di dire nulla su quanto è successo. Forse a bocce ferme, a fine campionato, dirò qualcosa su come è andata”. L’ex allenatore del Palermo cerca di spiegare le causedel suo fallimento: “Penso che l’inizio della fine siano state le dimissioni del direttore sportivo Walter Sabatini. Se dopo aver raggiunto la qualificazione in una competizione europea qualcuno già ti mette in discussione e il ds se ne va, vuol dire che c’è qualcosa di storto. Dopo la sconfitta di Maribor qualcosa si è rotto. Comunque, andarmene non è una liberazione. Sono molto dispiaciuto. Finchè sentivo l’appoggio della squadra e dei tifosi non avevo motivo di dimettermi”. Per il tecnico comunque grande applausi da parte della sua ex tifoseria: “Mi hanno fatto piacere gli applausi, ma mi hanno fatto anche male perchè ho capito che era finita. Non volevo poi che si dicesse che fossi rimasto solo per l’appoggio della gente. Se uno rimane è perchè se lo merita e non solo per il feeling con il pubblico”.