L’8 Marzo 2011 è la festa della Donna, quest’anno oltre a essere una celebrazione in onore di quelle donne che persero la vita in quella fabbrica, quest’anno si vuole celebrare la vita. Si vuole fare in un modo molto particolare. Questa festa è subito collegata al giallo delle mimose, ma spesso si dimentica ciò che ha generato quest’inno al sesso femminile. Questo evento un po’ particolare avverrà proprio giorno 8 marzo presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, e contemporaneamente vedrà il coinvolgimento anche l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che è anche l’organizzazione ideatrice dell’evento ed anche in collaborazione con la Fondazione Pascale di Napoli.
I racconti di donne che prima della triste diagnosi conducevano una vita normale. Adesso sognare e pensare ai piccoli gesti quotidiani, oppure alla carriera professionale, o anche crescere un bambino, la maternità, l’allattamento, tutti desideri e azioni che improvvisamente sono impregnati di un valore quasi eroico per donne malate di cancro che si trovano a lottare per la loro stessa esistenza. Che la diagnosi investa il seno, i polmoni, o l’utero e le ovaie, il fato accomuna queste donne, nella lotta per la sopravvivenza.
Questa giornata e questa singolare iniziativa vuole essere un evento che faccia sentire le donne malate meno sole nella loro agonia. Sarà trattato l’argomento oncologico nelle sue più tragiche parti. Le forme tumorali femminili spesso hanno un peso psicologico e una rilevanza mentale di grande peso emotivo.
Si affronteranno le tematiche della prevenzione, di come vivere la fertilità e la gravidanza in corso alla malattia, delle terapie atte a contrastare le malattie oncologiche femminili, e di tutti i percorsi da affrontare quando una diagnosi di morte cala un velo buio all’orizzonte.
Un’iniziativa a favore delle donne, l’8 marzo quest’anno dedichiamo tutti un pensiero in più a questa popolazione di donne armate, che combattono contro questo mostro invisibile.
