Napolitano avvisa la Germania su Draghi, niente pregiudizi nazionali

Da Berlino, dove il Capo dello Stato è in visita ufficiale, Giorgio Napolitano ha voluto dire la sua, riguardo alla questione del cambio di guardia alla BCE di Francoforte, che avverrà alla fine dell’anno. Nei giorni scorsi, la stampa tedesca aveva bocciato l’ipotesi di Mario Draghi, il governatore di Bankitalia, ritenuto il più accreditato a prendere il posto che oggi è di Trichet, non già per le sue competenze, ma per un fatto di nazionalità; secondo il popolare quotidiano “Bild”, infatti, un italiano non potrebbe guidare un’istituzione come la BCE, in quanto il nostro Paese considererebbe l’inflazione alla stessa stregua del pomodoro per la pasta.

Un pregiudizio a cui ha voluto rispondere indirettamente Napolitano, secondo cui, quando sarà il momento di discutere del successore di Trichet, dovranno essere valutate le competenze, non la nazionalità. Lo stesso Presidente della Repubblica ha comunque detto che non avrebbe parlato della questione con il Cancelliere tedesco Angela Merkel.

L’episodio di Draghi è la spia di un profondo malessere del popolo tedesco e di un certo nervosismo della classe politica di Berlino, dopo i recenti salvataggi di Grecia e Irlanda. I tedeschi non vogliono affidare un’istituzione come la BCE, a cui è dato il compito di mantenere la stabilità dei prezzi, a un uomo proveniente da uno stato ultra-indebitato come l’Italia. Un pregiudizio che sembra al momento l’unico ostacolo alla corsa ormai spedita di Draghi verso Francoforte.

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