Gattuso presente questa sera al noto programma di Italia 1, Le Iene, dove racconta il Caso-Jordan, con la sua solita ironia e spontaneità:
«Ho fatto una figura di m… Ma per me il rispetto è importante. Mi hanno dato 5 giornate, ci manca solo che mi davano pure un mese di galera»
Si giustifica dopo le parole dure che gli sono state rivolte dai tabloid inglesi, che hanno colto al volo l’occasione per parlare male “dell’Italia mafiosa”, come spesso si è letto sui giornali, senza considerare che il provocatore era stato lo stesso Jordan:
«Il mio motto è portare rispetto a chi porta rispetto. Buono sì, scemo no. Dopo la partita sono andato da Jordan, lui si è tolto gli occhiali in segno di sfida e gridando “fuck, fuck”. Poi è intervenuto Bassong dicendo “you and me” e noi lo abbiamo fatto. Anche perché avevo esperienza di telefonia… Cassano mi ha detto: “Bell’esempio che mi hai dato”. Adesso lui è diventato il mio tutor».
Intanto scoppia un altro caso, molto simile a quello di Ringhio, da un personaggio altrettanto sanguigno del calcio italiano, Daniele De Rossi. Lo Shaktar, infatti, ha presentato un esposto per un pugno del Capitan Futuro giallorosso ai danni di un calciatore della squadra ucraina.
Una brutta tegola, insomma per la squadra giallorossa, che dovrà andare in casa dello Shaktar senza Menez,e a questo punto anche senza De Rossi. Per lui probabilmente verrà eguagliata la squalifica rifilata a Rino Gattuso di 5 giornate.
Il calcio italiano in Europa vede uno dei periodi più neri della sua storia.