Eni, Scaroni rassicura gli italiani

L’amministratore delegato del gruppo Eni, Paolo Scaroni, in audizione al Copasir, vuole rassicurare sulle attuali forniture di gas all’Italia, e delle prospettive a breve. Il gas per ora non mancherà al nostro Paese, anche grazie ai fornitori alternativi, come Russia, Finlandia, Algeria e alle riserve. Tuttavia, calcoli fatti da analisti, prevedono che se il blocco libico dovesse durare un anno, il maggiore costo del gas per le famiglie italiane sarebbe di almeno il 7,5%. 

Lo stesso Scaroni però non ha mancato di sottolineare il peggioramento dello scenario internazionale, poichè il piano aziendale 2011-2014 era stato basato su una prospettiva di prezzo medio del petrolio al barile di 70 dollari, una valutazione, aggiunge l’ad, persino pessimistica. Invece, oggi siamo già a quota 120 dollari per il brent, il chè dà l’idea del cambiamento di scenario.

Tuttavia, Scaroni dichiara che se le tensioni internazionali rientrassero, si potrebbe rapidamente tornare a un prezzo sotto i 100 dollari al barile. Tiene a precisare che il cambio della guardia in Egitto non è stato traumatico, che non un solo barile di petrolio è stato perso. 

Quanto poi a preoccupazioni sul fronte dell’Algeria, ha ostentato una relativa tranquillità, anche perchè, dichiara, sono fibrillazioni politiche che non dipendono da noi.

La speranza per l’ad Eni è che entro i primi giorni di marzo, la società riesca a dare maggiori garanzie e informazioni, che oggi sono difficili da comunicare, dato il quadro estremamente mutevole del panorama internazionale.

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