Il settore della meccanica segna un +9,1% del 2010, rispetto al 2009. Un incremento della produzione che recupera in parte le perdite subite da un anno e mezzo circa di recessione. Tuttavia, nell’ultimo scorcio dell’anno, il settore ha subito solo un modesto aumento della produzione, in termini congiunturali, cioè sul trimestre precedente, la crescita è stata dello 0,9%, contro un ben più marcato +3% dei due trimestri precedenti.
Secondo Federmeccanica, tale rallentamento sarebbe dovuto al venire meno della Tremonti-ter, che nella prima parte dell’anno 2010 aveva incentivato la meccanica.
Ma la categoria sottolinea un aspetto strutturale di debolezza, dovuto alla domanda privata interna, che rimane al palo, mentre sul fronte delle esportazioni si segnalano tassi di crescita consistenti, specie verso Germania, Russia, Turchia e Cina.
Federmeccanica chiede al governo, quindi, di stimolare i consumi interni e di meglio sostenere le esportazioni, dato che questo, a loro dire, non avverrebbe, in quanto le aziende italiane non riscontrerebbero aiuti nel chiudere i contratti con committenti stranieri.
Il gap con il livello produttivo pre-crisi è ancora del 25%, una cifra quasi doppia alla media europea, del 13,4%. E proprio questo dato segnalerebbe una maggiore lentezza dell’Italia a recuperare il terreno perso nel biennio drammatico di recessione.
In calo le ore di cassa integrazione, che riguardano l’8% della forza lavoro, intorno a 140 mila lavoratori.