Euro sale su indici Ifo in attesa delle mosse BCE

Buona apertura di settimana, ieri, per la moneta unica, che si è portata in area 1,36-1,37 contro il dollaro, confermando il suo rafforzamento della scorsa settimana sul biglietto verde. A sostenere le quotazioni dell’euro sono stati vari fattori, in primis, le prime divulgazioni dei dati, relativi all’indice della fiducia delle imprese tedesche, del manifatturiero in Germania e dei servizi in tutta l’area euro.

La fiducia dei manager tedeschi, infatti, è ai massimi dagli ultimi undici anni; si prevedeva una leggera crescita, mentre il balzo è stato oltre le attese. Quanto al settore manifatturiero, malgrado si prevedesse un andamento stabile, l’indice, invece, è cresciuto fino a quota 62,6, rinvigorendo i mercati di tutto il continente. In leggera flessione solo l’indice tedesco dei servizi, mentre in tutta l’area euro, nel suo complesso, si registra un avanzamento. 

Insomma, i dati indicano che la ripresa europea dell’industria continua, nonostante le incognite macro-economiche, così come avanza la fiducia del mondo dell’impresa.

Altro motivo di irrobustimento delle posizioni dell’euro sono poi le parole pronunciate dall’italiano Lorenzo Bini Smaghi, membro della BCE, il quale ha affermato che le attese di inflazione per l’Eurozona saranno in crescita e si surriscaldano a causa dell’incremento dei prezzi delle materie prime e degli effetti che derivano dalle varie rivoluzioni nel mondo arabo. Bini Smaghi ha fatto intendere che la BCE risponderà in modo appropriato e tempestivo all’aumento previsto dei prezzi, quindi, ha palesato un imminente rialzo dei tassi.

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