Si chiama Gigì, ma anche Amalia. A Trieste una gatta di poco più di un anno è al centro della contesa tra due proprietarie a suon di denunce, esposti e perquisizioni. La bizzarra vicenda, finita davvero sul tavolo del pubblico ministero, è iniziata a luglio quando due amiche bevevano una birra in piazzetta e hanno notato la gatta in strada, proprio mentra stava per finire sotto a un autobus. Di certo una micia abbandonata in piena estate, hanno pensato, come capita a molte. “La chiameremo Gigi”, e se la sono portata a casa.
Peccato che la gatta avesse già un nome, Amalia, e abbandonata non lo fosse proprio, a sentire la vecchia padrona che però si rifà viva dopo un mese “Rivoglio la mia gatta, era abituata a uscire per fare i suoi giretti e pensavo fosse finita sotto una macchina”. Avrà avuto anche una padrona, dicono le giovani che prima di adottare la micia hanno girato il quartiere per chiedere se qualcuno l’avesse perduta, ma la gatta era assai malconcia: bronchite, rinite e tutti dicevano di vederla sempre in strada. Loro l’hanno curata e se la vogliono tenere.
Ed ecco che scatta la battaglia, la nuova proprietaria denuncia la vecchia per minacce, dopo ripetute telefonate ricevute. La vecchia allora denuncia l’altra per furto. Il 26 gennaio scatta la perquisizione, ma della micia nessuna traccia. Chissà se tra le due litiganti, la micia gode…