La compagnia aerea Meridiana Fly ha annunciato che 910 lavoratori degli scali di Olbia e Gallarate saranno messi in mobilità. La decisione, se confermata, punterebbe a far dimagrire il personale del 45%, dato che la compagnia conta 2023 dipendenti.
Una buona parte di questi esuberi dovrebbe provenire dai 408 lavoratori, inizialmente assunti con un contratto a tempo determinato, successivamente convertito a tempo indeterminato, dopo il ricorso degli stessi lavoratori al giudice.
Altri 210 lavoratori sarebbero esternalizzati, ossia ceduti a imprese esterne, quindi, di fatto non rischierebbero di perdere il lavoro tout court. E 330 lavoratori perderebbero il posto a Gallarate.
Queste le cifre crude indicate dall’azienda.
La risposta dei sindacati è stata durissima; in particolare la Cisl-Trasporti richiede un incontro con il Presidente della Regione Sardegna, affinchè si apra un tavolo di confronto, che eviti le pesanti ripercussioni sul piano occupazionale e sociale nell’isola, che la decisione di Meridiana avrebbe.
C’è poi un giallo che riguarda i possibili rapporti tra la Meridiana Fly e Alitalia. L’azienda ha voluto fare una precisazione, tramite una nota, che smentisce alcune indiscrezioni sulla valorizzazione della compagnia e chiarisce che, come già si è avuto modo di spiegare nel giugno del 2009, la Meridiana è alla ricerca di partnership nazionali e internazionali. Dal tono della nota si evincerebbe, però, che nulla sarebbe stato deciso su un possibile accordo con Alitalia.