Gruppo RCS, crescono ricavi consolidati e aumenterà quota in Dada

Il Gruppo RCS chiude un 2010, tutto sommato, in positivo, dato l’andamento negativo del 2009, causato dal crollo della raccolta pubblicitaria, settore in crisi, colpito dalla recessione del 2008-09. Non si può certo dire che il gruppo editoriale abbia del tutto superato le criticità legate al settore, ma di certo il degrado dei ricavi sul fronte della pubblicità si è di molto allentato, contribuendo a dare una svolta positiva finanziaria.

I ricavi consolidati, infatti, sono cresciuti del 2,2% sul 2009, attestandosi a 2.255. milioni di euro, risultato ottenuto grazie a una crescita sul 2009 dei ricavi da raccolta pubblicitaria (+7%) e dalla migliore performance dell’area libri.

Cresce anche il margine operativo lordo consolidato, di oltre 66 milioni, portandosi a 199,4 milioni di euro.

Il gruppo, in vista dell’evoluzione rapida e delle trasformazioni già in atto nel settore editoriale, annuncia anche di volere investire nelle nuove tecnologie, per rafforzarsi sul mercato.

Decisa anche un aumento della quota di controllo di Dada, da effettuarsi grazie all’acquisto di 630 mila azioni dall’Arch. Paolo Barberis, a un prezzo di 8,9 euro per azione, che dovrebbe portare la quota RCS nella società dall’attuale 50,74% al 54,63%.

I buoni risultati di RCS confermano il miglioramento del settore editoriale, dopo un biennio, e soprattutto nell’anno 2009, in cui i crolli nella raccolta pubblicitaria, dovuti ai minori investimenti aziendali in promozioni, avevano determinato conti in rosso un pò ovunque tra le redazioni, accelerando il degrado finanziario dei gruppi editoriali, che da anni è un vero spauracchio, anche a causa del forte calo di lettori di quotidiani cartacei, in un’epoca di informazione online in tempo reale.

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