Gli italiani non si fidano delle banche e rivogliono i bot

Gli italiani sono sempre più diffidenti verso le banche e chi vi lavora e il biennio di crisi economica non ha fatto che aggravare la lontananza tra di essi, oltre ad avere rafforzato i convincimenti negativi che il popolo italiano nutre verso il mondo bancario.

Un’indagine dell’Adusbef, che non pretende di avere validità scientifica, ha riscontrato che l’86% degli intervistati si dice non fiducioso nell’affidare i propri risparmi alle banche, contro solo il 14% che si fida. Una percentuale che cresce all’86%, quando gli italiani si riferiscono alle istituzioni in generale, cioè, non affiderebbero a nessuno i propri risparmi.

Un risultato che conferma il clima di sfiducia verso non solo il sistema bancario, avvertito come chiuso e scorretto, ma in generale verso tutte le istituzioni di ogni tipo. E allora, ecco che ritornano i tanto amati Bot, dato che il 70% degli intervistati ritiene sicuro questo tipo di investimento, tanto da preferire di affidarsi ad esso; il 10% preferirebbe i buoni postali, solo l’1% i fondi comuni.

Infine, sulle banche, solo l’1% ritiene che siano corrette, mentre ben l’89% le giudica molto o abbastanza scorrette.

Un rapporto, quindi, al di là dei risultati, che sancisce questa forte diffidenza degli italiani verso il mondo finanziario, dopo il decennio trascorso, in cui l’Italia aveva pure visto crescere in modo esponenziale la percentuale di persone che investono in borsa e in titoli non tradizionali.  Ma evidentemente i casi Tango-bond dell’ Argentina, Parmalat, Cirio e, per ultimo, il crollo del sistema bancario, hanno fiaccato gli animi dei risparmiatori italiani, che avrebbero, infatti, tutte le motivazioni per tenere i soldi sotto il materasso.

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