Gli ultimi dati della Cgia di Mestre dimostrano quanto sia ancora necessario da fare, per raggiungere migliori livelli di efficienza, nella gestione delle pratiche fiscali. L’istituto, infatti, ha messo in luce come nel 2009, a fronte di un’evasione accertata di imposta per 51,8 miliardi di euro, la riscossione di competenza (nell’anno) è stata solo di 5,7 miliardi, cioè l’11,1% del totale.
Una cifra che la dice lunga sulla macchina organizzativa dello stato, ma coglie, intanto, alcuni elementi utili di riflessione. Nel periodo che va dal 1998 al 2009, l’indice di riscossione è migliorato sensibilmente, con un forte picco nel biennio 2004 e 2005, che però la Cgia mette in relazione alla riscossione di quanto concordato, grazie ai condoni fiscali degli anni precedenti.
La situazione del 2009, invece, con una flessione dell’indice di riscossione, spiegano da Mestre, non deve essere vista come un ritorno alla maggiore inefficienza dello stato, bensì dettata da un notevole aumento dell’evasione accertata, del 32,2%.
Solo qualche giorno fà, gli ultimi dati disponibili dell’Agenzia delle Entrate metteva in evidenza la maggiore capacità acquisita di combattere l’evasione fiscale, attraverso una più alta riscossione del dovuto. Nel 2009, le imposte evase, scoperte e pagate allo stato hanno ammontato all’ 1,6% del pil, intorno ai 25,4 miliardi di euro. Una cifra di tutto rispetto, che indica una forte inversione di tendenza dal recente passato.