Il Presidente della Bundesbank, Axel Weber, ha annunciato ufficialmente di ritirare la sua candidatura per la corsa alla presidenza della BCE, il cui cambio della guardia avverrà a fine anno.
La rivista tedesca “Der Spiegel” prea-annuncia una sua intervista, dove l’attuale governatore centrale tedesco dichiara di non potere più correre per la BCE, a causa dello scarso sostegno internazionale che gode la sua figura; ostilità, che come spiega lo stesso Weber, sono dettate dalle dichiarazioni contrarie alla politica della Banca Centrale Europea di sostegno ai titoli periferici di Eurolandia.
Una posizione di minoranza, ammette il numero uno della Bundesbank, che getta una luce di scarsa credibilità anche sull’istituto da lui guidato, pertanto, oltre ad avere formalmente ritirato la sua candidatura per la presidenza della BCE, il governatore tedesco ha annunciato anche le sue dimissioni dalla Bundesbank, che avverranno il prossimo 30 aprile.
Un vero e proprio terremoto politico-finanziario che sta cogliendo la Germania, con un governo irritato da una situazione che non consente ai tedeschi di potere puntare su un nome valido da potere proporre per la BCE.
La Francia ha sempre osteggiato il nome di Weber e a questo punto le quotazioni del governatore italiano di Bankitalia, Mario Draghi, sono riviste al rialzo, anche in considerazione che sia i tedeschi che i francesi hanno già avuto un loro uomo a Francoforte.