Presidenza BCE, fuori gioco Alex Weber della Bundesbank

La Presidenza della BCE dovrà essere rinnovata solo alla fine di quest’anno, ma già da settimane si susseguono voci, smentite e tentativi di mediazione sulla prossima poltrona a numero uno della banca centrale. Come è noto, l’attuale Presidente Jean-Claude Trichet è francese, di conseguenza, secondo precisi equilibri stabiliti al tempo della fondazione dell’istituto di Francoforte, toccherebbe ora ai tedeschi indicare un nome, ma le cose per la Germania si sono messe di traverso, negli ultimi mesi. 

Anzitutto, ai tedeschi viene rinfacciata la presidenza dello scomparso Wim Deusenberg, olandese, ma fortemente voluto al tempo dalla Germania. Negli ultimi tempi, inoltre, vi sarebbe un asse favorevole all’italiano Mario Draghi, attuale governatore della Banca d’Italia, visto du buon occhio, da francesi e non solo, per il suo ottimo lavoro come Presidente del Financial Stability Forum. Terzo punto, l’attuale Presidente della Bundesbank, Axel Weber, sarebbe inviso a molta parte del mondo dei governatori centrali, compreso Trichet, per le sue critiche alla politica di sostegno ai Paesi periferici da parte della BCE. 

Una caratteristica, questa, che non viene vista di buon occhio dai governi europei, che temono un eccessivo appiattimento della BCE alle posizioni del governo tedesco, nel caso Weber diventasse governatore centrale europeo.

Fonti di informazione tedesca ora scrivono apertamente che non solo non correrà per la poltrona di governatore della BCE, ma pare che dovrebbe essere rimosso dal suo attuale incarico alla Bundesbank, in scadenza solo nel 2012, per andare forse a occupare un posto di manager alla Deutsche Bank, una situzione che diverrebbe imbarazzante per la rigorosa Germania, dato che Weber passerebbe in un attimo a essere da controllore a controllato, nel sistema bancario tedesco.

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