Il gruppo Unicredit e Rete Imprese, che raggruppa Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA e Casartigiani hanno stipulato un accordo che prevede l’erogazione di finanziamenti bancari per il valore di un miliardo alle piccole e medie imprese, al fine di agganciare la crescita della locomotiva tedesca.
Le due parti, infatti, hanno convenuto che per non perdere il treno della ripresa e del rilancio della crescita nel nostro Paese, bisognerà sostenere il tessuto produttivo, nelle sue fasi di ristrutturazione aziendale, ad esempio, finanziando l’allargamento di un capannone o dando aiuto finanziario, per assorbire la manodopera in eccesso e riqualificarla.
In sostanza, si tratta di un accordo-quadro, che mira a dare maggiore sostegno a quelle direttrici della crescita, che negli ultimissimi anni, causa minore erogazione di prestiti da parte delle banche, non hanno trovato adeguato supporto. Per questo, si punta a finanziare le assunzioni di laureati, proprio per stimolare la crescita, tramite personale qualificato.
Ulteriori pilastri dell’accordo sono poi il supporto alla ricerca e all’investimento delle pmi verso prodotti a maggiore contenuto tecnologico, nonchè accompagnare le imprese nelle fasi di start-up, ossia le fasi incipienti di attività in un certo settore o business. L’accordo tra banche e imprese sembra rappresentare un punto di convergenza tra due parti che in questi anni hanno avuto momenti di forti contrasti e di mancata fiducia reciproca e provano la maggiore consapevolezza a cui sono giunti il mondo delle imprese e le banche.