Marchionne, presto Fiat e Chrysler fuse in unica società

L’ultima dichiarazione dell’amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne, ha tutto il senso di chi tenta di spiegare la sua strategia industriale, che negli ultimi due anni, in particolare, è stata oggetto di forti attenzioni del mercato e dell’opinione pubblica, non solo italiana.

Marchionne ha ufficializzato la sua idea, non certo da potersi realizzare nell’immediato, ma in un arco di tempo comunque molto ragionevole. L’ad ha, infatti, svelato di puntare alla fusione tra la casa automobilistica di Detroit, Chrysler, e quella italiana, Fiat, non appena i conti della prima torneranno ad essere positivi e utili per una sua possibile fusione. La sede della nuova società sarebbe Detroit.

Prima di potere avviare la fusione, bisogna sciogliere del tutto il nodo della restituzione del prestito concesso dal governo americano e anche da quello canadese. I tassi del prestito sono molto alti, e Chrysler deve al governo USA ben 5,8 miliardi di dollari e al governo di Toronto 1,3 miliardi di dollari.

Già quest’anno, l’azienda di Detroit ha dovuto sborsare 1,3 miliardi per il servizio sul debito, che ha fatto andare in rosso l’utile finale, malgrado l’utile operativo fosse in attivo di 763 milioni di dollari.

Proprio per questa ragione, Marchionne sta negoziando con alcune importanti banche, tra cui JP Morgan e Goldman Sachs, il rifinanziamento del debito, a tassi più bassi. Questo sarebbe il primo passo per restituire tutto il dovuto al governo americano, acquisire la restante quota di Chrysler, per arrivare al 51% del capitale e, una volta avuti i conti a posto, fondere la due società.

Parola di Marchionne!

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